L’ipnosi clinica, permettendo un rapido rilassamento della mente e del corpo, non è altro che uno strumento di potenziamento delle proprie risorse che può essere utilizzato in molte circostanze della vita, ogni volta che si affronta uno stress psichico o fisico o semplicemente quando se ne sente il bisogno. Non vi è perdita di controllo, non vi è sonno, non vi è amnesia, non si perde coscienza e si ricorda tutto quanto vissuto durante lo stato d’ipnosi.
Per Erickson et al. (1976), l’ipnosi può essere considerata come “uno stato speciale di funzionamento della nostra coscienza, altamente motivato e diretto a sviluppare risorse potenziali dell’individuo attraverso un attivo apprendimento inconscio, in ciò facilitato da un restringimento selettivo del campo di coscienza”.
“L’ipnosi è uno stato modificato di coscienza caratterizzato da cambiamenti fisici e psichici; grazie alla condizione ipnotica il soggetto riesce a sviluppare abilità e fenomeni non possibili in condizioni normali”
(G. Regaldo).
“L’ipnosi è un modo per aiutare i clienti a sviluppare efficacemente le proprie risorse personali, che poi possono essere utilizzate intenzionalmente per raggiungere gli obiettivi terapeutici”
(Michael D. Yapko, 2011).
Le tecniche ipnotiche servono a produrre quel particolare stato di coscienza, chiamato trance, che permette di ristabilire un equilibrio nelle emozioni e nella relazione dell’individuo con se stesso, con gli altri e con il mondo.
L’essere umano sperimenta spontaneamente questo stato psico-fisiologico in alcuni momenti della giornata. In particolare quando ci stiamo addormentando o svegliando, mentre siamo davanti al televisore o assorti nella musica. In tutti i momenti di passaggio da uno stato ad un altro, nei momenti in cui ci stacchiamo un po’ dal mondo esterno e il nostro cervello rallenta, sperimentiamo uno stato di ipnosi.
L’ipnosi è stata ed è utilizzata con successo nel trattamento di così tanti disturbi che è impossibile nominarli tutti, alcune delle applicazioni più note riguardano il controllo del dolore, l’ansia, il disturbo post traumatico da stress, la depressione, le fobie, le problematiche infantili, la sindrome del colon irritabile e i disturbi dissociativi.